La malattia dell’incolpato non scrimina l’illecito ma può attenuare la sanzione

Sebbene le condizioni di salute psicofisica dell’incolpato non costituiscano, di per sè sole, una scriminante per l’illecito deontologico (per il quale è infatti sufficiente la volontarietà dell’azione), pur tuttavia ben possono incidere -mitigandola- sulla relativa sanzione disciplinare.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Di Giovanni, rel. Ollà), sentenza n. 22 del 7 marzo 2023

NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Scarano), sentenza n. 269 del 30 dicembre 2022, nonché Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Bianchi), sentenza del 22 dicembre 2007, n. 228, Consiglio Nazionale Forense (pres. Buccico, rel. Panuccio), sentenza del 1 ottobre 2002, n. 169.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 22 del 07 Marzo 2023 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: CDD Palermo, delibera n. 24 del 07 Maggio 2022 (radiazione)
abc, Giurisprudenza CNF

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