Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il Consiglio stesso abbia ritenuto le testimonianze e/o i contenuti del documento del tutto inutili o irrilevanti ai fini del giudizio, per essere il Collegio già in possesso degli elementi sufficienti a determinare l’accertamento completo dei fatti da giudicare attraverso la valutazione delle risultanze acquisite.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 186 del 09 Ottobre 2020 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: CDD Brescia, delibera del 07 Settembre 2016 (censura)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 21962 del 30 Luglio 2021 (respinge)
0 Comment