Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il Consiglio stesso abbia ritenuto le testimonianze e/o i contenuti del documento del tutto inutili o irrilevanti ai fini del giudizio, per essere il Collegio già in possesso degli elementi sufficienti a determinare l’accertamento completo dei fatti da giudicare attraverso la valutazione delle risultanze acquisite.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Allorio, rel. Calabrò), sentenza n. 120 del 28 ottobre 2019
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 120 del 28 Ottobre 2019 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Venezia, delibera del 21 Ottobre 2016 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 24896 del 06 Novembre 2020 (respinge)
0 Comment