Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il Consiglio stesso abbia ritenuto le testimonianze e/o i contenuti del documento del tutto inutili o irrilevanti ai fini del giudizio, per essere il Collegio già in possesso degli elementi sufficienti a determinare l’accertamento completo dei fatti da giudicare attraverso la valutazione delle risultanze acquisite.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Napoli), sentenza n. 28 del 7 marzo 2023
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 28 del 07 Marzo 2023 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: CDD Messina, delibera del 18 Settembre 2019 (sospensione)
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