La corrispondenza tra addebito contestato e pronuncia disciplinare

L’eventuale difformità tra contestato e pronunziato si verifica solo nelle ipotesi di così detta “decisione a sorpresa”, ovvero allorchè la sussistenza della violazione deontologica venga riconosciuta per fatto diverso da quello di cui alla contestazione e, dunque, la modificazione vada al di là della semplice diversa qualificazione giuridica di un medesimo fatto, ditalché la condotta oggetto della pronuncia non possa in alcun modo considerarsi rientrante nell’originaria contestazione.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Morlino), sentenza del 7 maggio 2013, n. 71

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 71 del 07 Maggio 2013 (respinge) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 03 Marzo 2010 (avvertimento)
abc, Giurisprudenza CNF

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