La c.d. immunità giudiziaria non scrimina l’illecito deontologico

La scriminante di cui all’art. 598 c.p. non trova spazio nel procedimento disciplinare, atteso che la tutela della libertà della difesa non attribuisce una singolare facoltà di offendere, dovendo tutti gli atti ed ogni condotta nel processo rispecchiare il dovere di correttezza, anche nelle forme espressive usate dalle parti.

Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Broccardo), sentenza del 15 marzo 2013, n. 39
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, CNF 4.6.2009, n. 65.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 39 del 15 Marzo 2013 (accoglie) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Bergamo, delibera del 15 Dicembre 2009 (censura)
Giurisprudenza CNF

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