Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale, ovvero espressamente conferito per la fase di gravame in via autonoma e successiva alla decisione da impugnarsi, non potendosi fare riferimento a precedenti procure, quindi anche rilasciate per ogni fase e grado del giudizio (Nel caso di specie, il ricorso al CNF era stato proposto da avvocato non Cassazionista, ma pure sottoscritto personalmente dall’avvocato ricorrente. Per tale ultima circostanza in applicazione del principio di cui in massima, il ricorso è stato dichiarato ammissibile).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Caia), sentenza n. 57 del 17 giugno 2020
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 57 del 17 Giugno 2020 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Bari, delibera del 13 Settembre 2017 (sospensione)
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