Secondo un principio di diritto di carattere generale – che trova applicazione anche nel procedimento disciplinare dinanzi al CNF a carico degli avvocati, retto dai principi del codice di procedura civile – la proposizione del ricorso determina la consumazione del diritto di impugnazione, con la conseguenza che con la successiva memoria illustrativa, che ha solo la funzione di chiarire le ragioni esposte a sostegno dei motivi tempestivamente esposti nel ricorso, non possono proporsi, per la prima volta, motivi nuovi non dedotti nell’atto di impugnazione.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 47 del 27 Febbraio 2025 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Roma, delibera del 16 Novembre 2023 (sospensione)
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