Integra illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che al proprio assistito suggerisca comportamenti, atti o negozi illeciti, fraudolenti o colpiti da nullità, non costituendo “esimente” l’aver asseritamente operato perseguendo l’interesse dell’assistito medesimo seppur in violazione della legge (Nel caso di specie, il professionista era stato condannato in sede penale per aver suggerito al proprio cliente -ristretto in carcere ed imputato di bancarotta fraudolenta e frode fiscale- il compimento di atti di distrazione del patrimonio della società fallita attraverso la sottoscrizione di dichiarazioni IVA. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione per la durata di mesi dieci).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Amadei), sentenza del 20 marzo 2018, n. 16
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 16 del 20 Marzo 2018 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Bolzano, delibera del 21 Luglio 2014 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 12798 del 22 Maggio 2017 (respinge)
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