L’avvocato che richieda un compenso manifestamente sproporzionato e comunque eccessivo rispetto all’attività professionale svolta, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e probità.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Orlando), sentenza del 12 aprile 2018, n. 23
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 23 del 12 Aprile 2018 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Bergamo, delibera del 05 Novembre 2013 (sospensione)
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