E’ contrario ai doveri di lealtà e correttezza introdurre artatamente estranei ad una riunione con un collega, mentendo sull’identità del terzo stesso (Nel caso di specie, l’avvocato aveva fatto partecipare all’incontro una grafologa, presentandola come praticante di studio).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Del Paggio, rel. Tinelli), sentenza n. 45 del 27 maggio 2020
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 45 del 27 Maggio 2020 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Padova, delibera del 03 Novembre 2014 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 10106 del 16 Aprile 2021 (respinge)
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