L’art. 24 c.d.f. (già art. 37 codice previgente) mira ad evitare situazioni che possano far dubitare della correttezza dell’operato dell’avvocato e, quindi, perché si verifichi l’illecito, è sufficiente che potenzialmente l’opera del professionista possa essere condizionata da rapporti di interesse con la controparte.
Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. Criscuolo), SS.UU, sentenza n. 7030 del 12 marzo 2021
Classificazione
- Decisione: Corte di Cassazione, sentenza n. 7030 del 12 Marzo 2021 (respinge)- Decisione correlata: Consiglio Nazionale Forense n. 170 del 23 Settembre 2020
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