Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine) concerne la posizione di un iscritto al registro dei praticanti che ha svolto un anno di pratica forense nell’ambito del servizio di leva, e che intenderebbe proseguire la pratica forense in qualità di richiamato alle armi prestando servizio presso una missione di pace NATO al di fuori del territorio nazionale.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere:
– data la peculiarità del caso, la Commissione ritiene che il praticante possa continuare a svolgere la pratica forense presso l’amministrazione militare di pertinenza, purché comunque continui a prestare attività di carattere legale, e purché periodicamente rientri nel territorio nazionale al fine di assistere al numero di udienze necessario ai fini del corretto espletamento della pratica. Resta fermo il potere di vigilanza e di verifica del Consiglio dell’ordine degli avvocati competente, conformemente alle dispozioni vigenti in materia di pratica forense.

Consiglio Nazionale Forense, parere del 19 ottobre 2001, n. 128

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, parere n. 128 del 19 Ottobre 2001
- Consiglio territoriale: COA Udine, delibera (quesito)
Prassi: pareri CNF

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