Il quesito (del COA di Nola) riguarda l’esistenza di incompatibilità per l’iscrizione all’albo, prevista dall’art. 3 RDL 1578/33 in ipotesi di esercizio della funzione di Direttore Generale e/o City Manager di un ente pubblico da parte di un avvocato.

La Commissione, ricordato che la verifica della sussistenza delle condizioni per l’iscrizione nell’elenco speciale annesso all’albo riguarda esclusivamente l’ordine territoriale unico legittimato a pronunciarsi nel merito, osserva in via di premessa che la funzione di Direttore Generale e/o City Manager nasce a seguito di apposito contratto stipulato dall’ente con un soggetto che non necessariamente è inquadrato come alto dirigente dall’amministrazione ma può operare anche esternamente alla stessa in forza di contratto di consulenza.

Il rapporto tra l’avvocato e l’ente pubblico va quindi verificato alla luce del contratto stipulato, del conseguente rapporto instaurato, dello statuto dell’ente e delle mansioni concretamente attribuite (controllo, supervisione, gestione del personale, consulenza ecc…) talchè paiono del tutto conferenti sul punto i pareri già espressi richiamati dal C.O.A. istante (n. 44/2005, 88/2005, 91/2005) a mente dei quali sussiste incompatibilità in tutte le ipotesi nelle quali siano attribuiti all’avvocato deleghe operative e/o poteri gestorii, o l’attività dello stesso non riguardi esclusivamente l’ufficio, o il settore legale dell’ente di appartenenza, o venga svolta, al di là delle ipotesi di rapporto di lavoro dipendente, un’attività non limitata ai soli affari legali assoggettata, comunque, alla direzione altrui e retribuita con un corrispettivo a carico dell’ente.
Prescindendosi, comunque, dalla verifica circa l’inquadramento nell’organico dell’ente, nel caso specifico la stessa qualifica attribuita al soggetto interessato (che fa desumere una notevole ampiezza di poteri operativi) porta del tutto verosimilmente ad escludere che un City Manager, o Direttore Generale, possa occuparsi in via esclusiva delle cause e degli affari legali dell’ente nell’ambito di un ufficio autonomo a ciò deputato, talché pare sussistere l’ipotesi di incompatibilità di cui all’art. 3, comma 2, RDL 27/11/1933, n. 1578.

Consiglio Nazionale Forense (rel. Picchioni), parere del 14 gennaio 2011, n. 14

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, parere n. 14 del 14 Gennaio 2011
- Consiglio territoriale: COA Nola, delibera (quesito)
Prassi: pareri CNF

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