Il diritto-dovere di difesa del proprio assistito non può essere illimitato e oltre che rispettare i principi educazionali, trova il suo limite nel principio di proporzionalità, nel quale è contenuto anche il dovere di non vessazione, dal momento che la sproporzione può essere individuata anche nella sottoposizione ad imposizioni materiali o morali che non abbiano alcun collegamento funzionale con il soddisfacimento del diritto vantato.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Cerè), sentenza del 6 novembre 2017, n. 154
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 154 del 06 Novembre 2017 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: COA Lodi, delibera del 09 Ottobre 2013 (censura)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 32725 del 18 Dicembre 2018 (respinge)
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