Costituisce grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che suggerisca al proprio cliente illecite operazioni volte ad intralciare le indagini dell’autorità giudiziaria ed a sottrarre beni e denaro alle attività di perquisizione, così tradendo la funzione difensiva a beneficio del ruolo di sodale dell’assistito, con violazione dei principi di probità, lealtà, correttezza, diligenza indicati dall’art. 9 del cdf in considerazione del rilievo costituzionale e sociale della difesa.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Sorbi), sentenza n. 174 del 23 settembre 2020
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 174 del 23 Settembre 2020 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Caltanissetta, delibera del 27 Dicembre 2017 (sospensione)
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