Il conflitto d’interessi perseguito dall’art. 24 cdf va ravvisato in tutti quei comportamenti nei quali la mancanza di linearità e trasparenza della condotta professionale possa implicare, anche solo in via potenziale, il venire meno del rapporto fiduciario tra professionista e cliente, in quanto la predetta disposizione tutela l’imparzialità e l’indipendenza dell’avvocato e, dunque, anche la sola apparenza del conflitto, per il significato, anche sociale, che essa trasmette alla collettività.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Napoli), sentenza n. 375 del 21 ottobre 2024
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 375 del 21 Ottobre 2024 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Cagliari, delibera del 16 Febbraio 2021 (sospensione)
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