La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie, ivi compresa una diversa qualificazione alla violazione contestata. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza della motivazione della decisione di primo grado, può trovare completamento nella motivazione della decisione in secondo grado in relazione a tutte le questioni sollevate nel giudizio sia essenziali che accidentali.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Di Campli), sentenza n. 141 del 23 settembre 2022
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 141 del 23 Settembre 2022 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: CDD Venezia, delibera n. 5 del 12 Gennaio 2018 (censura)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 25940 del 05 Settembre 2023 (respinge)
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