Il c.d. “ravvedimento operoso” può mitigare la sanzione disciplinare, anche se non immediato

La concessione dell’attenuante del c.d. “ravvedimento operoso” è subordinata alla circostanza che la condotta resipiscente sia stata posta in essere dall’agente dopo la consumazione dell’illecito ma – necessariamente – prima dell’instaurazione del giudizio nei suoi confronti. Ciononostante, tale comportamento riparativo può tuttavia mitigare la sanzione disciplinare allorché produca comunque una riduzione della lesione del bene giuridico tutelato dal precetto deontologico contestato.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Pardi, rel. Virgintino), sentenza n. 189 del 5 novembre 2021

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 189 del 05 Novembre 2021 (respinge) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Savona, delibera del 22 Maggio 2014 (censura)
abc, Giurisprudenza CNF

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