I concetti di probità, dignità e decoro costituiscono doveri generali e concetti guida, a cui si ispira ogni regola deontologica, giacché essi rappresentano le necessarie premesse per l’agire degli avvocati, e mirano a tutelare l’affidamento che la collettività ripone nella figura dell’avvocato, quale professionista leale e corretto in ogni ambito della propria attività. Tali doveri, peraltro, devono essere rispettati dall’Avvocato anche nella vita privata e nei rapporti con i terzi.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Melani Graverini), sentenza n. 63 del 31 marzo 2021
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 63 del 31 Marzo 2021 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera n. 13 del 12 Febbraio 2015 (censura)
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