La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti, della gravità dei comportamenti contestati, violativi dei doveri di probità, dignità e decoro sia nell’espletamento della attività professionale che nella dimensione privata, con compromissione della immagine della classe forense.
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Ferina), sentenza del 2 ottobre 2014, n. 130
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 169 del 24 Novembre 2014 (accoglie) (censura)- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 20 Novembre 2012 (sospensione)
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