GIUDIZI DISCIPLINARI – SANZIONI DISCIPLINARI – Applicazione del principio del favor rei in sede d’impugnazione – Individuazione della norma più favorevole – Criteri – Conseguenze – Fattispecie.

In tema di giudizi disciplinari nei confronti degli avvocati, il giudice dell’impugnazione – una volta individuato, in applicazione del principio del favor rei previsto dall’art. 65, comma 5, della l. n. 247 del 2012, il regime sanzionatorio più favorevole con riguardo alla concreta vicenda disciplinare – non è vincolato, ai fini della determinazione della sanzione tra il minimo ed il massimo della cornice edittale prescelta, al criterio seguito dalla decisione impugnata, potendo anche applicare per intero la sanzione ritenuta più favorevole, senza violare il divieto di reformatio in peius, purché non sia sovvertito il giudizio di disvalore espresso dal precedente giudice. (Nella specie, la S.C. ha confermato la decisione impugnata, in cui il giudice d’appello, pur accogliendo la doglianza dell’appellante, aveva irrogato il massimo edittale del regime sanzionatorio ritenuto più favorevole, sebbene il giudice di primo grado avesse irrogato la sanzione del doppio del minimo del regime diverso). (mass.uff.)

Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. Scarpa), SS.UU., sentenza n. 30312 del 31 ottobre 2023

abc, Giurisprudenza CNF

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