In tema di giudizi disciplinari nei confronti degli avvocati, le norme del codice deontologico forense approvato il 31 gennaio 2014 si applicano anche ai procedimenti in corso al momento della sua entrata in vigore, se più favorevoli per l’incolpato, avendo l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, recepito il criterio del favor rei, in luogo del criterio del tempus regit actum.
Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. Crucitti), SS.UU, sentenza n. 8242 del 28 aprile 2020
Classificazione
- Decisione: Corte di Cassazione, sentenza n. 8242 del 28 Aprile 2020 (respinge)- Decisione correlata: Consiglio Nazionale Forense n. 227 del 28 Dicembre 2018
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