Espressioni sconvenienti o offensive: l’illecito è istantaneo

L’illecito deontologico di cui all’art. 52 cdf ha natura istantanea e si consuma quando il soggetto passivo percepisce o è in grado di percepire l’offesa a lui recata, sicché è da tale momento che decorre il termine di prescrizione dell’azione disciplinare (Nel caso di specie, nei propri atti giudiziari, l’avvocato aveva accusato il collega di controparte della violazione dei doveri di lealtà e probità di cui all’art 88 c.p.c., della commissione del reato di frode processuale ex art. 371 c.p. e di quello di calunnia, circostanze smentite dagli alti, dai verbali e dalle decisioni intervenute nei giudizi oggetto dell’esposto).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Atzori), sentenza n. 441 del 2 dicembre 2024

NOTA:
In senso conforme, Cass. n. 6549/2025, CNF n. 311/2024, CNF n. 231/2024, CNF n. 245/2023, CNF n. 148/2023.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 441 del 02 Dicembre 2024 (accoglie) (prescrizione)
- Consiglio territoriale: CDD LAquila, delibera del 03 Settembre 2018 (censura)
Giurisprudenza CNF

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