Espressioni sconvenienti ed offensive: l’illecito non è scriminato dall’eventuale veridicità dei fatti

L’espressione tacciata di offensività riveste rilievo deontologico “di per sé”, cioè a prescindere dalla veridicità dei fatti che hanno dato luogo alla presentazione dell’esposto.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Brienza), sentenza n. 23 del 30 gennaio 2025

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 23 del 23 Gennaio 2025 (respinge) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: CDD Trieste, delibera del 17 Agosto 2021 (avvertimento)
Giurisprudenza CNF

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