Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che dia corso al mandato utilizzando una procura rilasciatagli parecchio tempo prima dal cliente, senza previamente informare quest’ultimo (art. 27 cdf) anche al fine di accertare il persistente interesse al giudizio (Nel caso di specie, l’avvocato aveva instaurato due giudizi per conto di altrettanti clienti, peraltro nel frattempo deceduti).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Gagliano), sentenza n. 35 del 22 febbraio 2025
NOTA:
In senso conforme, sull’utilizzo di una procura alle liti rilasciata da un cliente nelle more deceduto, CNF n. 370/2024, CNF n. 245/2020 e CNF n. 152/2017.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 35 del 22 Febbraio 2025 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Napoli, delibera del 19 Maggio 2022 (sospensione)
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