Consigliere forense: la valutazione del conflitto di interessi deve essere ancora più rigorosa

L’esercizio di una funzione rappresentativa dell’Avvocatura (nella specie, Consigliere dell’Ordine) richiede un’applicazione particolarmente rigorosa del divieto di agire in conflitto di interessi (ex art. 24 cdf), imponendo dunque l’astensione da tutte le situazioni in cui un Consigliere possa trovarsi, o anche solo apparire, in conflitto con gli interessi pubblici che è chiamato a tutelare in virtù della sua carica, giacché è incompatibile, con il ruolo di Consigliere, il perseguimento di interessi diversi da quelli propri dell’organo istituzionale o addirittura contrapposti.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Patelli), sentenza n. 390 del 25 ottobre 2024

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 390 del 25 Ottobre 2024 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: CDD Messina, delibera del 30 Gennaio 2023 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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