La sospensione del procedimento disciplinare per pregiudizialità penale

La sospensione del procedimento disciplinare per pregiudizialità penale può essere disposta, ex art. 295 c.p.c, in caso di identità dei fatti, nella sola ipotesi in cui sia stata esercitata dal P.M. l’azione penale nei modi di cui all’art. 405 c.p.p. con la formulazione dell’imputazione e la richiesta di rinvio a giudizio. Conseguentemente, non sussistesse alcun […]

Read More &#8594

L’avvocato sospeso, radiato o cancellato dall’albo non può proporre ricorso al CNF in proprio

E’ inammissibile il ricorso sottoscritto personalmente da professionista che, al tempo della sua proposizione, sia privo dello jus postulandi ex art. 63, co. 1, R.D. n. 37/1934 perché sospeso, radiato o cancellato dall’albo, con provvedimento immediatamente esecutivo, nel qual caso l’impugnazione dovrà essere necessariamente proposta a mezzo di avvocato iscritto all’albo delle giurisdizioni superiori, munito […]

Read More &#8594

Procedimento avanti al CNF e remissione in termini

L’istituto della remissione in termini di cui all’art. 153 co. 2 cpc (già art. 184 bis cpc) trova astratta applicazione anche nel giudizio avanti al Consiglio Nazionale Forense (Nel caso di specie, l’istituto in parola era stato invocato a proposito della decadenza per tardività dell’impugnazione al CNF). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Broccardo), […]

Read More &#8594

Rinuncia al ricorso al CNF ed estinzione del procedimento

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente (nella specie, dallo stesso dichiarata a mezzo PEC, inviata al CNF e al COA), determina la immediata estinzione del relativo procedimento, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte del C.d.O. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Neri), sentenza del 11 giugno 2015, […]

Read More &#8594

La rilevanza istruttoria in sede deontologica delle prove raccolte nel processo penale

Il giudice disciplinare può utilizzare anche ad esclusiva base del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale conclusosi con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, ferma restando l’autonomia della valutazione sulla rilevanza disciplinare del fatto. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Merli), sentenza del 11 giugno 2015, n. 90 NOTA: In […]

Read More &#8594

Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista o privo di procura speciale (precedente al deposito del ricorso)

Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’Albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale antecedente alla proposizione del ricorso, non operando nella fattispecie la sanatoria e/o ratifica ex art. 182, […]

Read More &#8594

La natura (di per sè) afflittiva delle sanzioni disciplinari non può essere invocata al fine di sottrarvesene

Le ricadute della sanzione disciplinare sulla vita professionale del condannato, a causa delle doglianze di carattere deontologico che potrebbero essergli rivolte dai colleghi, sono giuridicamente irrilevanti (Nel caso di specie, il ricorrente aveva eccepito l’illegittimità della sanzione disciplinare per via della sua natura ontologicamente afflittiva. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF […]

Read More &#8594

Sospensione dall’esercizio della professione: il “periodo presofferto” in sede cautelare (non) va computato nel periodo di espiazione della sanzione disciplinare

La sospensione cautelare non ha la natura di sanzione disciplinare, ma è un provvedimento amministrativo precauzionale, col quale si intende tutelare il decoro e la dignità della classe forense offuscata dallo strepitus creato dalle accuse rivolte al professionista. Pertanto, la sospensione cautelare presofferta non può essere computata ai fini della corretta applicazione della sanzione disciplinare […]

Read More &#8594

Il risarcimento del danno al cliente non elide l’illecito disciplinare che ne fosse causa

Atteso che la funzione del procedimento disciplinare trascende gli interessi dei privati coinvolti e persegue l’interesse della categoria al corretto esercizio della professione, deve ritenersi irrilevante, ai fini dell’accoglimento del ricorso contro la decisione del C.d.O. che abbia inflitto la sanzione disciplinare, l’avvenuto riconoscimento della colpa ed il relativo risarcimento nei confronti della cliente da […]

Read More &#8594