Avvocato – Tenuta albi – Esercizio professione – Vice pretore onorario – Incompatibilità – Sussiste.

Data l’incompatibilità esistente tra attività giurisdizionale e attività forense, e in difetto di alcuna specifica ipotesi di compatibilità prevista dalla legge, la posizione del vice pretore onorario, con un proprio ruolo e con funzioni alternative al giudice togato, è incompatibile con l’iscrizione all’albo professionale. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lecce, 4 dicembre 1996). […]

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Avvocato – Tenuta albi – Esercizio professione – Vice pretore onorario – Incompatibilità – Sussiste.

Data l’incompatibilità esistente tra attività giurisdizionale e attività forense, e in difetto di alcuna specifica ipotesi di compatibilità prevista dalla legge, la posizione del vice pretore onorario, con un proprio ruolo e con funzioni alternative al giudice togato, è incompatibile con l’iscrizione all’albo professionale. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lecce, 4 dicembre 1996). […]

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Avvocato – Tenuta albi – Esercizio professione – Vice pretore onorario – Incompatibilità – Sussiste.

Data l’incompatibilità esistente tra attività giurisdizionale e attività forense, e in difetto di alcuna specifica ipotesi di compatibilità prevista dalla legge, la posizione del vice pretore onorario, con un proprio ruolo e con funzioni alternative al giudice togato, è incompatibile con l’iscrizione all’albo professionale. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lecce, 4 dicembre 1996). […]

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Avvocato – Tenuta albi – Esercizio professione – Vice pretore onorario – Incompatibilità – Sussiste.

Data l’incompatibilità esistente tra attività giurisdizionale e attività forense, e in difetto di alcuna specifica ipotesi di compatibilità prevista dalla legge, la posizione del vice pretore onorario, con un proprio ruolo e con funzioni alternative al giudice togato, è incompatibile con l’iscrizione all’albo professionale. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lecce, 4 dicembre 1996). […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Ricorso avverso decisione C.d.O. – Legittimazione attiva – Ricorso presentato da un terzo – Inammissibilità – Sussiste.

Ai sensi dell’art. 50 r.d.l. 1578/33 la legittimazione attiva a ricorrere al C.N.F. avverso le decisioni del C.d.O. territoriale spetta solo al professionista iscritto ed al pubblico ministero. Non è quindi ammissibile il ricorso presentato dal terzo sebbene interessato alla decisione. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Aosta, 23 maggio 1995). Consiglio Nazionale […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Ricorso al C.N.F. – Ricorso presentato direttamente presso la segretaria del C.N.F. – Inammissibilità.

È inammissibile il ricorso presentato direttamente al C.N.F. in violazione dell’art. 59 del r.d. 37/34, che impone la presentazione del ricorso negli uffici del consiglio dell’ordine territoriale che ha emesso il provvedimento impugnato. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Aosta, 23 maggio 1995). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Panuccio, rel. Diego), sentenza del […]

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L’omessa restituzione della documentazione al cliente

L’omessa restituzione al cliente della documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato va deontologicamente sanzionata, atteso che ai sensi degli artt. 2235 c.c., 42 c.d. (ora, 33 ncdf) e 66 del R.d.l. n. 1578/33, l’avvocato non ha diritto di ritenere gli atti e i documenti di causa, né può subordinarne la restituzione al pagamento delle spese […]

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Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal Consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo ed esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma (come nella specie) altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti del procedimento, che rappresentano certamente criterio […]

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L’illecito disciplinare a forma libera o “atipico”

Il nuovo Codice Deontologico Forense è informato al principio della tipizzazione della condotta disciplinarmente rilevante, “per quanto possibile” (art. 3, co. 3, L. 247/2012), poiché la variegata e potenzialmente illimitata casistica di tutti i comportamenti (anche della vita privata) costituenti illecito disciplinare non ne consente una individuazione dettagliata, tassativa e non meramente esemplificativa. Conseguentemente, la […]

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La mancata indicazione dei termini e dell’autorità alla quale ricorrere

La mancata indicazione dei termini e dell’autorità alla quale ricorrere non comporta la nullità dell’atto, ma semmai la concessione del beneficio della rimessione in termini, qualora il ricorso sia proposto tardivamente ovvero dinanzi ad autorità non competente, mentre va dichiarato inammissibile per difetto di interesse qualora sia tempestivo o correttamente indirizzato (Nel caso di specie, […]

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