L’esponente non può impugnare il provvedimento di assoluzione del Consiglio territoriale, in quanto privo di legittimazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Amadei), sentenza del 24 settembre 2015, n. 157
L’esponente non può impugnare il provvedimento di assoluzione del Consiglio territoriale, in quanto privo di legittimazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Amadei), sentenza del 24 settembre 2015, n. 157
E’ inammissibile il ricorso presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense e non, come previsto dall’art. 59 r.d. 37/1934, presso la segreteria del Consiglio dell’Ordine che ha emesso il provvedimento impugnato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Allorio), sentenza del 13 marzo 2015, n. 44 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense […]
Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite […]
La mancata indicazione dei termini e dell’autorità alla quale ricorrere non comporta la nullità dell’atto, ma semmai la concessione del beneficio della rimessione in termini, qualora il ricorso sia proposto tardivamente ovvero dinanzi ad autorità non competente, mentre va dichiarato inammissibile per difetto di interesse qualora sia tempestivo o correttamente indirizzato (Nel caso di specie, […]
La legittimazione a proporre impugnazione delle decisioni disciplinari del Consiglio territoriale non compete all’esponente, il cui eventuale ricorso deve pertanto ritenersi inammissibile, tantopiù ove riguardi il provvedimento di archiviazione (che non costituisce una “decisione” in senso stretto), giacché gli atti impugnabili avanti il C.N.F. sono previsti in modo tassativo. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, […]
La deliberazione dei Consigli territoriali che dispone l’apertura o la prosecuzione del procedimento disciplinare non è immediatamente impugnabile innanzi al Consiglio Nazionale Forense, stante la tassativà degli atti scrutinabili dal CNF, nonché in ragione della sua natura di atto amministrativo endoprocedimentale, come tale privo di rilevanza esterna (Nel caso di specie, in applicazione del principio […]
E’ inammissibile il ricorso presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense e non, come previsto dall’art. 59 r.d. 37/1934, presso la segreteria del Consiglio territoriale che ha emesso il provvedimento impugnato. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Orlando), sentenza del 14 aprile 2016, n. 87 NOTA: In arg. cfr. pure l’art. 33, co. 3, Reg. CNF […]
Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la rilevanza e la conferenza delle prove dedotte, sicché -conformemente al suddetto principio del libero convincimento del Giudice- deve ritenersi legittimo il comportamento del Consiglio locale che abbia basato la propria decisione sui riferimenti dei redattori dell’esposto che ebbe a dare origine al procedimento, specie […]
È inammissibile l’impugnazione dell’esecuzione della delibera di cancellazione di un professionista dagli albi dopo che il Consiglio nazionale forense aveva già rigettato il ricorso, essendo tale atto del Consiglio dell’Ordine un adempimento di un preciso ed univoco obbligo di legge, una mera presa d’atto di un provvedimento divenuto esecutivo per effetto della pronuncia del Consiglio […]
Il deposito del ricorso al Consiglio Nazionale Forense, direttamente presso i suoi uffici anziché presso il Consiglio che ha emesso la pronuncia, ne determina l’inammissibilità. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Trieste, 7 dicembre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. Gazzara), sentenza del 28 febbraio 1994, n. 15