Impugnazione dei provvedimenti in materia di albi, elenchi e registri: la giurisdizione del CNF è generalizzata

Spetta al CNF la “cognizione generalizzata” in relazione a tutti i reclami avverso i provvedimenti che concernono l’iscrizione e la cancellazione da albi, elenchi e registri, a prescindere dalla consistenza della situazione giuridica soggettiva in contesa (diritto o interesse legittimo). (Nel caso di specie, trattavasi di impugnazione avverso la delibera di cancellazione dall’elenco dei difensori […]

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Avvocati stabiliti: l’anzianità di iscrizione nella sezione speciale non è cumulabile con l’anzianità di iscrizione nell’Albo ordinario

L’iscrizione nell’Albo ordinario, a seguito di intervenuta integrazione, di un avvocato precedentemente iscritto nella sezione speciale per gli avvocati stabiliti di cui al d.lgs. n. 96/2001 non può comportare il cumulo della relativa anzianità di iscrizione (Nel caso di specie, veniva richiesta l’iscrizione all’albo cassazionisti computando, nei dodici anni richiesti dall’art. 22, 3° comma della […]

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Domanda di iscrizione all’Albo speciale dei “cassazionisti”: l’impugnazione del silenzio e del provvedimento di accoglimento o rigetto

Il Comitato per la tenuta dell’Albo Speciale degli Avvocati Cassazionisti decide sull’iscrizione all’Albo Speciale dei Patrocinanti innanzi alla Suprema Corte di Cassazione ed altre Giurisdizioni Superiori entro 90 giorni dal deposito della relativa istanza: il silenzio sulla domanda può essere impugnato con ricorso al CNF entro dieci giorni dalla scadenza del termine per provvedere, a […]

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Procedimento disciplinare: il certificato medico generico non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento

L’impedimento del professionista a comparire innanzi al giudice disciplinare non può ritenersi sussistente qualora generico e non documentale e lo stesso impedimento non può ritenersi sussistente anche qualora non sia supportato da certificato medico che dimostri l’assoluto impedimento del professionista a comparire. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Losurdo), sentenza del 22 novembre 2018, […]

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La (generica) formazione in proprio non è sufficiente ad assolvere l’obbligo deontologico

L’obbligo di formazione non può ritenersi assolto mediante l’autoreferenziale richiamo ad una generica attività formativa svolta in proprio su materie di interesse (Nel caso di specie, il professionista aveva dedotto di non utilizzare -per ragioni di età- strumenti informatici atti a fargli avere tempestiva conoscenza ed iscrizione agli eventi formativi organizzati dal COA, ma di […]

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Formazione continua: le cause di esenzione ed esonero operano retroattivamente

Le cause di esenzione ed esonero dall’osservanza dell’obbligo di formazione continua previste dall’art. 11 L. n. 247/12 (nella specie, in favore degli avvocati che siano iscritti all’albo da almeno 25 anni) trovano applicazione retroattiva giacché, in vigenza dell’attuale sistema ordinamentale (art. 65 L. 247/12), deve ormai ritenersi superato il principio del “tempus regit actum” secondo […]

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L’illecito disciplinare è indipendente dal verificarsi di un danno o dal suo risarcimento

In materia disciplinare, l’assenza o il risarcimento di un danno derivante da una condotta deontologicamente rilevante non ne fa venir meno l’illiceità, ma può essere valutato dall’organo disciplinare solo ai fini della commisurazione della relativa sanzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Masi), sentenza del 22 novembre 2018, n. 155

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Al fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è stato […]

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La (generica) formazione in proprio non è sufficiente ad assolvere l’obbligo deontologico

L’obbligo di formazione non può ritenersi assolto mediante l’autoreferenziale richiamo ad una generica attività formativa svolta in proprio su materie di interesse (Nel caso di specie, il professionista aveva ritenuto assolto l’obbligo in parola attraverso la “consultazione assidua e sistematica su internet di siti giuridici gratuiti” nonché, per quanto riguardava la formazione in materia deontologica, […]

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