L’accaparramento di clientela per il tramite di agenzie o procacciatori d’affari

E’ deontologicamente rilevante (art. 37 cdf) il comportamento dell’avvocato che assuma pratiche per il tramite di un procacciatore d’affari, così ponendo in essere un’ipotesi di non consentito accaparramento della clientela (Nel caso di specie, l’avvocato aveva incaricato un investigatore privato di accertare se alcuni potenziali clienti fossero già provvisti di un difensore con riferimento ad […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 cdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo ed alla sua intensità, al comportamento dell’incolpato precedente e successivo al fatto, alle circostanze -soggettive […]

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Il conflitto di competenza fra i Consigli distrettuali di disciplina può essere sollevato dinanzi al CNF solo dal CDD

Il CDD è l’organo deputato a sollevare in via esclusiva il conflitto di competenza territoriale davanti al CNF. Tale disciplina, peraltro, non contrasta con le norme costituzionali, in ragione della natura amministrativa del procedimento disciplinare di primo grado ed in considerazione del fatto che il diritto di difesa dell’incolpato può essere adeguatamente tutelato in sede […]

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Procedimento disciplinare: competenza territoriale e criterio della prevenzione

La competenza a procedere disciplinarmente è attribuita al CDD del distretto ove il professionista è iscritto, o a quello del distretto nel quale è avvenuto il fatto per cui si procede, fermo in ogni caso il principio della prevenzione con riguardo al momento dell’iscrizione della notizia nel registro riservato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, […]

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I presupposti del conflitto di competenza tra CDD

Affinché sorga un conflitto di competenza è necessaria la contemporanea pendenza di due procedimenti disciplinari avanti a due Giudici diversi, i quali ritengano di essere entrambi incompetenti o competenti a procedere, atteso che in assenza della pendenza dei procedimenti è impossibile parlare di “conflitto”. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Logrieco), sentenza n. 77 […]

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Decisione disciplinare: necessaria (e sufficiente) la firma del Presidente e del Segretario in carica al momento della delibera (e non del successivo deposito)

Le decisioni disciplinari devono essere sottoscritte dal presidente e dal segretario che hanno partecipato alla seduta di deliberazione, la cui data risulta nel corpo della decisione, a nulla rilevando l’eventuale cambiamento della composizione del consiglio medesimo al momento della pubblicazione della decisione stessa. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Salazar), sentenza n. 75 del […]

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Esami avvocato: le dimissioni del commissario sono immediatamente efficaci (quale dies a quo per l’ineleggibilità al COA)

Le dimissioni dalla carica di componente della commissione per gli esami di avvocato non hanno natura recettizia e non necessitano di accettazione né di nomina del sostituto ai fini della loro validità, sicché sono immediatamente efficaci quale dies a quo per l’ineleggibilità prevista dall’art. 47 L. n. 247/2012, che – mutando la precedente disciplina (art. […]

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Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista

Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale (Nel caso di specie, il ricorso -non pure sottoscritto personalmente dall’incolpato- veniva proposto mediante avvocato non […]

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