Procedimento disciplinare: il doppio grado di giurisdizione di merito non è un principio costituzionalmente garantito

È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale e comunitaria del procedimento disciplinare forense per l’assenza, nell’ambito dello stesso, di un doppio grado di giudizio di merito in sede giurisdizionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Vannucci), sentenza n. 80 del 18 settembre 2019

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Procedimento disciplinare: i presupposti di ammissibilità per il rinvio pregiudiziale alla CGUE

Il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea presuppone, a pena di inammissibilità, la specifica indicazione delle norme comunitarie asseritamente applicabili al caso di specie sulla cui corretta interpretazione il CNF dovrebbe interrogare la CGUE, nonché il preteso collegamento esistente tra dette disposizioni comunitarie e la normativa nazionale rilevante. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, […]

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Inammissibile la ricusazione dell’intero Collegio giudicante

L’istituto della ricusazione (finalizzato alla corretta attuazione del principio di imparzialità) opera esclusivamente nei confronti del Giudice inteso come persona fisica e non come Ufficio Giudiziario, dovendosi, nel non probabile caso di sospetto d’imparzialità di tutti i componenti del collegio, allegare per ciascuno di essi le specifiche cause di ricusazione. E’ pertanto inammissibile la generica […]

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CNF, il “metodo elettivo” contribuisce a garantire “il corretto esercizio” della frazione di giurisdizione affidata al giudice speciale

La modalità di costituzione del CNF, su base elettiva, non contrasta con l’art. 106 Cost. (secondo cui ai ruoli della magistratura si accede per concorso), trattandosi di giudice speciale istituito prima dell’introduzione della Costituzione repubblicana e successivamente mantenuto in vita nel pieno rispetto dei nuovi principi costituzionali. Conseguentemente, appare manifestamente infondata la qlc sollevata con […]

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La composizione e le funzioni giurisdizionali del CNF sono conformi ai principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice

L’attuale assetto del Consiglio Nazionale Forense risulta compatibile con i principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice, atteso che la sua peculiare posizione di giudice speciale vale da sola ad escludere condizionamenti da parte di organi amministrativi in posizione sovraordinata (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF […]

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Radiazione per l’avvocato che tenga comportamenti inconciliabili con la propria funzione sociale e quindi con la permanenza nella comunità forense

Costituisce gravissima violazione dei doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 ncdf, già art. 5 codice previgente), tale da rendere incompatibile la permanenza dell’iscritto nell’albo, il comportamento dell’avvocato che sostanzialmente utilizzi la professione forense per carpire la fiducia dei propri clienti e perpetrare in danno degli stessi, con artifici, raggiri e destrezza, comportamenti riprovevoli […]

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Favor rei e nuovo codice deontologico: la valutazione della norma deontologica più favorevole all’incolpato

La nuova disciplina codicistica si applica anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più favorevole per l’incolpato (art. 65 L. n. 247/2012). Ne consegue la necessità di valutare la condotta costituente illecito disciplinare prima alla luce delle norme deontologiche così come previste dal Codice in vigore al tempo […]

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L’illecito disciplinare “atipico”

Il nuovo Codice Deontologico Forense è informato al principio della tipizzazione della condotta disciplinarmente rilevante, “per quanto possibile” (art. 3 c. 3 L. 247/2012), poiché la variegata e potenzialmente illimitata casistica di tutti i comportamenti (anche della vita privata) costituenti illecito disciplinare non ne consente una individuazione dettagliata, tassativa e non meramente esemplificativa. Conseguentemente, ove […]

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Il rinvio dell’udienza disciplinare per concomitante impegno professionale del difensore

Non sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza di rinvio dell’udienza disciplinare per concomitante impedimento professionale del difensore, allorché l’impedimento stesso fosse preesistente e non sopravvenuto nonché noto all’atto dell’accettazione della nomina finalizzata all’espletamento dell’incarico in relazione al quale si richiede il rinvio (Nel caso di specie, l’incolpato revocava l’incarico al proprio avvocato per affidarlo ad […]

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