Nel caso di gestione di denaro dei clienti, il professionista è obbligato a chiedere istruzioni scritte e ad attenervisi (art. 30, co. 4, cdf), al fine di evitare che si verifichino situazioni ambigue e poco trasparenti che nuocciono all’immagine dell’intera avvocatura. Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Patelli), sentenza n. 26 del 20 febbraio 2021