Il professionista che si appropria di somme appartenenti al cliente ed evita l’adempimento ricorrendo ad «ambigui ripieghi» compie un grave illecito disciplinare e merita la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione per mesi sei. Nella fattispecie, in considerazione della sopravvenuta estinzione del debito, dell’età e della precedente condotta incensurata del professionista è stata applicata la […]
È inammissibile il ricorso spedito a mezzo posta entro il termine di presentazione di cui all’art. 50 R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, ma pervenuto al Consiglio dopo la scadenza del termine stesso. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 13 giugno 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. Grande Stevens, rel. Ricciardi), sentenza del 13 […]
Il mancato invio delle comunicazioni previste dall’art. 17 della legge 20 settembre 1980, n. 576 alla Cassa nazionale di previdenza ed assistenza determina la sanzione dell’avvertimento (nella fattispecie il Consiglio nazionale forense ha ridotto, ritenendola eccessiva, la sanzione della sospensione dall’esercizio professionale per anni uno inflitta dal Consiglio dell’Ordine, anche per la non addebitabilità di […]
L’anzianità dell’iscrizione all’elenco speciale annesso all’Albo professionale per i dipendenti di enti pubblici deve decorrere dalla data della delibera con la quale la domanda di iscrizione venne erroneamente respinta, essendo in tale data il diritto dei ricorrenti già sussistente. (Accoglie ricorso contro decisione Consiglio Ordine Bari, 17 novembre 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, […]
L’iscrizione sul registro speciale dei praticanti non abilitati non è incompatibile con l’esistenza di un rapporto di lavoro alle dipendenze di datori pubblici o privati; pertanto, il certificato di compiuta pratica deve essere comunque rilasciato a chi abbia svolto e documentato di avere svolto il prescritto periodo di pratica biennale. (Accoglie ricorso contro decisione Consiglio […]
È inammissibile il ricorso presentato al Consiglio nazionale forense oltre il termine di venti giorni previsto dall’art. 50 R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 2 marzo 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. Ricciardi), sentenza del 23 luglio 1991, n. 106
L’obbligo di diligenza costituisce uno dei cardini dell’attività professionale e tale diligenza deve estrinsecarsi non solamente nell’opera che l’avvocato svolge in difesa del cliente, ma anche tenendo informato costui di tutti gli eventi di rilievo che si verifichino nel corso della pratica giudiziale e stragiudiziale, soprattutto quando essi richiedano l’adozione di decisioni aventi influenza sull’esito […]
È altresì inammissibile il ricorso inviato a mezzo posta direttamente al Consiglio nazionale forense, dovendo essere presentato negli uffici del Consiglio dell’Ordine che ha emesso la pronuncia impugnata. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 6 luglio 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Ricciardi), sentenza del 20 maggio 1991, n. 104
È inammissibile il ricorso qualora sia sottoscritto dal solo difensore, senza l’esistenza di alcun mandato da parte del ricorrente. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 6 luglio 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Ricciardi), sentenza del 20 maggio 1991, n. 104
Il professionista che, avvalendosi di quanto conosciuto nel corso della sua opera professionale, con il proposito di danneggiare i propri ex clienti assuma la difesa delle controparti, viola i doveri di lealtà, correttezza, fedeltà e segretezza che sono il cardine della professione e che devono essere osservati anche dopo la cessazione del rapporto professionale (nella […]