Sospensione – Procedimento penale – Decorrenza – Riassunzione – Decorrenza.

A differenza della prescrizione disciplinata dal codice penale, che è causa di estinzione del reato, e, come tale, ove si verifichi successione di leggi, determina l’applicazione di quella più favorevole al giudicabile, nell’ordinamento professionale la prescrizione non estingue la violazione deontologica, ma l’azione disciplinare; non costituisce pertanto istituto di diritto sostanziale, bensì di diritto processuale, […]

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Procedimento disciplinare – Prescrizione – Disciplina attuale rispetto a quella previgente.

Vigente il codice di procedura penale del 1930, la decorrenza del termine quinquennale previsto dall’art. 51 R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, decorre di norma dal giorno della violazione, e soltanto nella ipotesi in cui per il medesimo fatto è instaurato processo penale, dalla data di definizione di questo con sentenza irrevocabile; è sufficiente pertanto […]

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Iscrizione nell’albo speciale – Docenti a tempo pieno – Notaio, docente – Incompatibilità – Rigetto della istanza di iscrizione.

Nell’elenco speciale ex art. 11 D.P.R. 382/1980 possono essere inseriti quei docenti che comunque sono legittimati ad essere iscritti nell’albo ordinario, ma momentaneamente non sono abilitati alla professione in quanto espletano l’insegnamento a tempo pieno. Non può essere iscritto nell’albo degli avvocati e procuratori l’esercente la professione di notaio per l’incompatibilità espressa ex art. 3 […]

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Avvocato e procuratore – Elezioni forensi – Reclamo avverso elezioni rinnovo Consiglio dell’Ordine – Rinuncia successiva al reclamo – Non luogo a deliberare – Ammissibilità.

La rinuncia al reclamo proposto avverso le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine determina il non luogo a deliberare da parte del Consiglio nazionale forense. (Dichiara non luogo a deliberare per rinuncia a ricorso avverso elezioni Consiglio Ordine Teramo, 24 gennaio 1990). Consiglio Nazionale Forense (pres. Grande Stevens, rel. Sanino), sentenza del 18 febbraio […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio di impugnazione avanti il Consiglio nazionale forense – Ricorso presentato dopo il decorso del termine previsto per l’impugnazione – Inammissibilità.

Ai sensi dell’art. 50 R.D.L. 1578/1933 il ricorso al Consiglio nazionale forense contro una delibera del Consiglio dell’Ordine deve essere presentato negli uffici del Consiglio dell’Ordine che ha emesso la pronuncia, entro il termine perentorio di giorni venti dalla avvenuta notifica all’interessato. Il mancato rispetto del predetto termine rende il ricorso inammissibile. (Dichiara inammissibile ricorso […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Delibera di archiviazione del Consiglio dell’Ordine – Impugnazione al Consiglio nazionale forense – Legittimazione – Terzi privati – Inammissibilità del ricorso.

La facoltà di impugnare le decisioni dei Consigli dell’Ordine forense spetta esclusivamente all’interessato (cioè al professionista sottoposto a procedimento disciplinare) ed al procuratore generale presso la Corte d’Appello del distretto cui appartiene il Consiglio dell’Ordine interessato. Nell’ipotesi di impugnazione di terzi il ricorso deve pertanto dichiararsi inammissibile. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Bolzano, […]

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Procedimento disciplinare – Legittimazione attiva al ricorso innanzi il Consiglio nazionale forense – Inammissibilità.

Secondo il consolidato indirizzo giurisprudenziale del Consiglio nazionale forense legittimati a ricorrere avverso il provvedimento del Consiglio dell’Ordine locale sono soltanto il P.M. ed il professionista condannato e non già il ricorrente (art. 50 R.D.L. 1933, n. 1578). (Inammissibilità del ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Sanino), sentenza del 13 febbraio 1993, n. 14

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Sospensione cautelare – Ricorso al Consiglio nazionale forense – Revoca del provvedimento da parte del Consiglio dell’Ordine – Cessata materia del contendere.

La revoca della sospensione cautelare disposta dal Consiglio dell’Ordine che l’aveva emessa, in caso di impugnazione davanti al Consiglio nazionale forense, determina la cessazione della materia del contendere con conseguente dichiarazione di non luogo a deliberare. (Dichiara non luogo a deliberare per cessata materia del contendere contro decisione Consiglio Ordine Terni, 22 giugno 1991). Consiglio […]

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Procedimento disciplinare – Illecito disciplinare – Irrilevanza dell’indagine sul dolo – Volontarietà – Sufficienza.

La repressione dell’infrazione disciplinare presuppone soltanto la volontarietà e non richiede la dolosità. La distinzione fra dolo e colpa non è criterio per l’identificazione dell’illecito disciplinare, ma può volere piuttosto per valutarne la gravità. (Rigetto del ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Corpaci), sentenza del 13 febbraio 1993, n. 11

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