Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sanremo chiede se la disposizione recata dall’art. 3, comma IV, del Regolamento per la formazione professionale continua, deliberato dal Consiglio il 13 luglio 2007, debba intendersi nel senso che la competenza ai fini dell’accreditamento preventivo dell’evento formativo sia del Consiglio dell’Ordine al quale appartiene il richiedente l’accreditamento, ovvero al Consiglio dell’Ordine nel cui circondario si svolgerà l’evento anzidetto.

Il dubbio che il COA di Sanremo manifesta parrebbe nascere dal raffronto della previsione normativa succitata, che individua i destinatari delle istanze di accreditamento nel Consiglio dell’Ordine locale, ovvero nel Consiglio nazionale forense, secondo la rispettiva competenza, con la prescrizione recata dal precedente comma III, che attribuisce al C.N.F. la competenza di accreditare sia gli […]

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Il quesito (del COA di Trento) riguarda l’applicazione e l’interpretazione dell’art. 28 c.d.f., e in particolare: a) se sia facoltà dell’avvocato – destinatario di corrispondenza riservata da parte di un collega – di estrapolare frasi ritenute offensive/ingiuriose del proprio decoro ed utilizzarle per la presentazione di querela nei confronti del mittente avvocato firmatario e/o comunque nei confronti del cliente di questi; b) se sia facoltà dell’avvocato destinatario consegnare al proprio cliente copia della corrispondenza contenente frasi ingiuriose e/o diffamatorie rivolte nei confronti dello stesso (eventualmente dopo aver ricoperto con omissis le parti irrilevanti a tal fine) sì da consentirgli di proporre eventualmente formale querela.

La Commissione osserva come costituisca principio inequivoco quello secondo il quale la riservatezza delle corrispondenza è volta, nel preminente interesse del cliente, da un lato a consentire ampiezza e libertà di comunicazione e collaborazione tra i legali nella trattazione delle lite e, dall’altro, a conservare una posizione di estraneità al contenzioso senza personalizzare la vicenda, […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rapporti tra procedimento disciplinare e penale – Contestuale pendenza procedimento penale – Sospensione procedimento disciplinare – Presupposti – Identità dei fatti – Oggettiva e Soggettiva – Necessità

La sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di procedimento penale a carico dell’incolpato si pone come necessaria ogniqualvolta si ravvisi identità dei fatti in base ai quali è elevata l’imputazione da reato e l’incolpazione per violazione deontologica, sia sotto il profilo dell’elemento soggettivo sia sotto quello oggettivo. La sospensione obbligatoria ad effetti interruttivi permanenti del […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Archiviazione dell’esposto – Impugnazione – Inammissibilità – Ricorso proposto dall’esponente avvocato iscritto all’Albo – Difetto di legittimazione all’impugnativa ex art. 50 r.d.l. n. 1578/33 – Inammissibilità

Va dichiarato inammissibile il ricorso avverso la decisione disciplinare del C.O.A. proposta dall’esponente, atteso che per “interessato”, coerentemente con l’interpretazione e la collocazione sistematica dell’art. 50 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, non può che intendersi, nel novero dei soggetti legittimati all’impugnativa, il solo professionista sottoposto a procedimento disciplinare che ha, pertanto, ricoperto il […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Impugnazione – Ricorso proposto personalmente dall’esponente praticante avvocato – Difetto di jus postulandi – Inammissibilità.

E’ inammissibile per difetto dello ius postulandi il ricorso proposto personalmente dal praticante avvocato, il quale, non potendo essere in possesso della qualità di avvocato iscritto nell’albo speciale di cui all’art. 33 R.d.l. n. 1578/1933, è senz’altro privo della legittimazione a proporre personalmente l’impugnazione. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Udine, 16 marzo […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Inadempimento al mandato – Mancata informazione – Omessa restituzione di documenti – Gestione fiduciaria di somme

Per costante giurisprudenza del C.N.F., commette un illecito deontologico l’avvocato che accetti il mandato e ometta di svolgerlo, dando false informazioni ovvero omettendo di fornirle. Nel caso di gestione di denaro dei clienti, il professionista, a norma del codice deontologico, è obbligato a chiedere istruzioni scritte e ad attenervisi, al fine di evitare che si […]

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Art. 20 – Divieto di uso di espressioni sconvenienti od offensive.

Indipendentemente dalle disposizioni civili e penali, l’avvocato deve evitare di usare espressioni sconvenienti od offensive negli scritti in giudizio e nell’attività professionale in genere, sia nei confronti dei colleghi che nei confronti dei magistrati, delle controparti e dei terzi. I. La ritorsione o la provocazione o la reciprocità delle offese non escludono l’infrazione della regola […]

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Art. 27 – Obbligo di corrispondere con il collega.

L’avvocato non può mettersi in contatto diretto con la controparte che sia assistita da altro legale. I. Soltanto in casi particolari, per richiedere determinati comportamenti o intimare messe in mora od evitare prescrizioni o decadenze, la corrispondenza può essere indirizzata direttamente alla controparte, sempre peraltro inviandone copia per conoscenza al legale avversario. II. Costituisce illecito […]

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Art. 38 – Inadempimento al mandato.

Costituisce violazione dei doveri professionali, il mancato, ritardato o negligente compimento di atti inerenti al mandato quando derivi da non scusabile e rilevante trascuratezza degli interessi della parte assistita. I. Il difensore d’ufficio deve assolvere l’incarico con diligenza e sollecitudine; ove sia impedito di partecipare a singole attività processuali deve darne tempestiva e motivata comunicazione all’autorità […]

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Art. 42 – Restituzione di documenti.

L’avvocato è in ogni caso obbligato a restituire senza ritardo alla parte assistita la documentazione dalla stessa ricevuta per l’espletamento del mandato quando questa ne faccia richiesta. I. L’avvocato può trattenere copia della documentazione, senza il consenso della parte assistita, solo quando ciò sia necessario ai fini della liquidazione del compenso e non oltre l’avvenuto […]

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