Il rifiuto di adempiere al mandato professionale in assenza di previo pagamento

Integra illecito deontologico il comportamento dell’avvocato che condizioni i diritti della parte assistita al pagamento del proprio compenso, senza congruo preavviso e quindi con violazione dei doveri connessi all’esercizio dell’attività professionale (Nel caso di specie, il professionista aveva subordinato, all’immediato pagamento della parcella appena emessa, la partecipazione all’imminente udienza. In applicazione del principio di cui […]

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Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso la segreteria del Consiglio locale

E’ inammissibile il ricorso presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense e non, come previsto dall’art. 59 r.d. 37/1934, presso la segreteria del Consiglio territoriale che ha emesso il provvedimento impugnato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Picchioni), sentenza del 8 aprile 2016, n. 56 NOTA: In arg. cfr. pure l’art. 33, co. 3, Reg. […]

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Procedimento disciplinare: impedimento a comparire all’udienza e differimento della stessa

L’assenza del professionista all’udienza disciplinare comporta il necessario rinvio dell’udienza stessa solo qualora sia comprovata l’assoluta impossibilità a comparire per caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento, specifico e documentato (Nel caso di specie, il professionista aveva richiesto il differimento dell’udienza riferendo della soppressione di alcuni treni, di ritardi di altri e di traffico […]

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I limiti deontologici alla pubblicità professionale (dopo il c.d. Decreto Bersani)

I principi in tema di pubblicità di cui alla legge 248/2006 (c.d. Decreto Bersani), pur consentendo al professionista di fornire specifiche informazioni sull’attività e i servizi professionali offerti, non legittimano tuttavia una pubblicità indiscriminata avulsa dai dettami deontologici, giacché la peculiarità e la specificità della professione forense, in virtù della sua funzione sociale, impongono, conformemente […]

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Il divieto di “pubblicizzare” i nomi dei clienti dello studio

Il c.d. Decreto Bersani (D.L. n. 223/2006, convertito con L. n. 248/2006), abrogando le disposizioni che non consentivano la pubblicità informativa relativamente alle attività professionali, non ha pure eliminato l’art.38 del r.d.l. 1578/1933, il quale punisce comportamenti non conformi alla dignità ed al decoro professionale, tra cui rientra il divieto, nelle informazioni al pubblico, di […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Il Consiglio territoriale gode della più ampia discrezionalità sia in ordine all’introduzione nel giudizio disciplinare dei mezzi istruttori sia in ordine al procedimento decisionale, sicché non è censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il Consiglio stesso abbia ritenuto […]

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I presupposti per la correzione degli errori materiali in ambito disciplinare

La correzione di errore materiale, anche in ambito disciplinare, è ammissibile allorquando si ravvisi una fortuita divergenza tra il giudizio e la sua espressione letterale, ovvero un contrasto tra la motivazione ed il dispositivo oppure un mero errore quantitativo nel dispositivo della decisione (Nel caso di specie, il ricorrente -invocando l’applicazione della sanzione disciplinare dal […]

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Reticenza e presunzione di non colpevolezza in sede disciplinare

Il procedimento disciplinare è caratterizzato dal c.d. principio accusatorio, sicché dal mero silenzio serbato rispetto ad una contestazione disciplinare non può di per sè dedursi la fondatezza della stessa, incombendo al Giudice disciplinare l’onere di verificare in modo approfondito la sussistenza e l’addebitabilità dell’illecito deontologico. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Pasqualin), sentenza del […]

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L’esponente non può impugnare il provvedimento di archiviazione del procedimento disciplinare

La legittimazione a proporre impugnazione delle decisioni disciplinari del Consiglio territoriale non compete all’esponente, il cui eventuale ricorso deve pertanto ritenersi inammissibile, tantopiù ove riguardi il provvedimento di archiviazione (che non costituisce una “decisione” in senso stretto), giacché gli atti impugnabili avanti il C.N.F. sono previsti in modo tassativo. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, […]

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