Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assitita – Espressioni sconvenienti ed offensive – Provocazione – Irrilevanza – Illecito deontologico.

L’avvocato che, nel reagire alla provocazione altrui, usi espressioni gravemente offensive nei confronti del proprio cliente pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante, a nulla valendo in materia deontologica l’esimente prevista dall’articolo 599 c.p.; la provocazione, infatti, può essere considerata solo come possibile attenuante ai fini della riduzione della sanzione. (Nella specie è stata confermata […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Mancato adempimento al mandato ricevuto – Omesse e false informazioni alla parte assistita – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante e contrario ai principi di diligenza correttezza e dignità professionale l’avvocato che accetti un incarico professionale e non lo esegua, che pretenda acconti per attività mai svolte, che non fornisca al cliente notizie sull’andamento dell’incarico e cerchi di mascherare la sua inattività con notizie false. (Nella specie, considerata […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i terzi – Dovere di probità – Dovere di adempiere alle obbligazioni assunte – Sfratto per morosità – Protesti cambiari – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, lesivo del decoro della classe forense, l’avvocato che subisca un procedimento di sfratto per morosità e che rilasci in pagamento alla locatrice titoli non onorati e successivamente protestati. (Nella specie, in considerazione dei problemi familiari e di salute dell’incolpato, la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione per mesi […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme di spettanza del cliente – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che incassi dalle controparti debitrici somme di denaro non versandole o versandole solo in parte al proprio cliente. (Nella specie è stata ritenuta congrua, in considerazione anche dei precedenti disciplinari dell’incolpato, la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione di mesi sei). (Rigetta il ricorso avverso decisione […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Ricorso al C.N.F. – Morte del ricorrente – Estinzione del procedimento.

Il decesso del professionista ricorrente determina l’estinzione del procedimento per cessata materia del contendere. (Dichiara estinto il procedimento per decesso del ricorrente avverso decisione C.d.O. di Pinerolo, 10 Novembre 1997). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. CRICRI’), sentenza del 28 dicembre 1999, n. 279

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Dovere di correttezza e lealtà – Omessa restituzione documenti – Omesse informazioni sullo stato delle pratiche – Trattenimento somme a compensazione di parcella – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante e contrario ai doveri di correttezza e lealtà l’avvocato che dopo la revoca del mandato non consegni, o consegni con notevole ritardo, nonostante i solleciti, la documentazione richiesta, ometta di rendere l’estratto contabile delle pratiche a lui affidate e trattenga somme del cliente a compensazione delle sue spettanze […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Competenza a procedere disciplinarmente da parte del C.d.O. – Criterio della prevenzione.

La competenza territoriale disciplinare è determinata dal luogo dell’iscrizione dell’incolpato ovvero dal luogo in cui si sono verificati i fatti oggetto d’incolpazione, secondo il principio della prevenzione; pertanto la competenza è attribuita al C.d.O. che per primo abbia dato inizio al procedimento disciplinare. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Trani, 4 aprile 1997). Consiglio […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Competenza a procedere disciplinarmente da parte del C.d.O. – Criterio della prevenzione.

La competenza territoriale disciplinare è determinata dal luogo dell’iscrizione dell’incolpato ovvero dal luogo in cui si sono verificati i fatti oggetto d’incolpazione, secondo il principio della prevenzione; pertanto la competenza è attribuita al C.d.O. che per primo abbia dato inizio al procedimento disciplinare. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Palermo, 4 luglio 1996). […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione – Notifica – Copia conforme – Mancanza della firma del presidente – Nullità – Non sussiste.

È valida la decisione che, pur mancante della firma del presidente nella copia notificata, contenga l’attestazione della conformità da parte del segretario del consiglio (la conformità, infatti, si estende anche alla firma del presidente stesso). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Avellino, 6 aprile 1998). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. MATTESI), sentenza […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Competenza a procedere disciplinarmente da parte del C.d.O. – Avvocato membro del C.d.O. – Competenza del C.d.O. più vicino – Radicamento.

La competenza a procedere disciplinarmente nei confronti degli avvocati componenti di un C.d.O. distrettuale spetta al C.d.O. della Corte d’appello più vicina (ex art. 38 del r.d.l. 1578/1933, come sostituito da d.l. 28 maggio 1947, n. 597), e la competenza viene radicata dalla apertura del procedimento e ivi rimane sino alla fine del procedimento, anche […]

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