Conflitto di interessi: l’illecito (di pericolo) garantisce l’assoluta terzietà dell’avvocato al di sopra di ogni dubbio

Affinché possa dirsi rispettato il canone deontologico posto dall’art. 24 ncdf (già art. 37 codice previgente) non solo deve essere chiara la terzietà dell’avvocato, ma è altresì necessario che in alcun modo possano esservi situazioni o atteggiamenti tali da far intendere diversamente. La suddetta norma, invero, tutela la condizione astratta di imparzialità e di indipendenza […]

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L’esposto contro un Consigliere di disciplina non configura obbligo di astensione

La presentazione di un esposto nei confronti del soggetto giudicante non può configurare un obbligo di astensione per “grave inimicizia” e, in ogni caso, l’omessa astensione di un consigliere, in assenza di rituale istanza di ricusazione, non comporta la nullità della decisione e non può pertanto essere dedotto come motivo di impugnazione. Consiglio Nazionale Forense […]

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Il diniego di accesso agli atti non è impugnabile al CNF

Gli atti impugnabili avanti il C.N.F. sono previsti in modo tassativo e riguardano, oltre alle decisioni che concludono un procedimento disciplinare, la tenuta degli albi, i certificati di compiuta pratica forense, le elezioni dei Consigli dell’Ordine, i conflitti di competenza. Deve pertanto ritenersi inammissibile, in quanto proposto avverso una deliberazione che sfugge alla competenza del […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti, della gravità dei comportamenti contestati, violativi dei doveri di probità, dignità e decoro sia nell’espletamento della attività professionale che nella dimensione privata, con compromissione della immagine della classe forense (art. 21 ncdf). Consiglio Nazionale […]

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L’istanza di sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale

Non può essere accolta l’istanza di sospensione ex art. 295 c.p.c. qualora l’incolpato non abbia in alcun modo dimostrato né la pendenza nei suoi confronti del procedimento penale invocato, né che il procedimento disciplinare riguarda gli stessi fatti oggetto del procedimento penale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Siotto), sentenza del 12 luglio 2016, […]

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L’esponente non è parte del procedimento disciplinare, ma può parteciparvi (come teste)

Nel procedimento disciplinare le parti sono esclusivamente l’incolpato ed il P.M., mentre non riveste tale qualità l’esponente, che può pertanto parteciparvi in qualità di testimone, qualora il Consiglio territoriale lo ritenga necessario (Nel caso di specie, l’incolpato aveva eccepito l’asserita nullità dell’escussione dell’esponente, sentito nel corso del procedimento. In applicazione del principio di cui in […]

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La modifica, nel corso del procedimento disciplinare, della qualificazione giuridica dell’incolpazione

La modifica, ad opera del Consiglio territoriale, della qualificazione giuridica dell’incolpazione non determina alcuna lesione del diritto di difesa ove siano rimasti immutati gli elementi essenziali della materialità del fatto addebitato. Deve infatti escludersi la violazione della regola della corrispondenza tra la contestazione e la pronuncia disciplinare allorquando il fatto posto a base della sentenza […]

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La delibera di cancellazione dall’elenco degli Avvocati per il patrocinio a spese dello Stato non è impugnabile al CNF

Stante il principio di tipicità degli atti impugnabili innanzi al Consiglio Nazionale Forense, la giurisdizione sulle delibere degli ordini territoriali di diniego o revoca dell’iscrizione nell’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato non spetta al CNF (né al TAR, ma al Giudice ordinario). Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Marullo di Condojanni), […]

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La potenziale rilevanza deontologica dell’azione giudiziale infondata e manifestamente inammissibile nel merito

Il Codice Deontologico non esaurisce tutte le possibili ipotesi di illecito disciplinare, ben potendo venire in considerazione comportamenti non esemplificati nello stesso ma egualmente suscettibili di ledere i principi generali in esso espressi, fra i quali quelli di dignità e decoro (Nel caso di specie, il professionista aveva agito e coltivato il relativo giudizio nonostante […]

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Legittimo impedimento: la prova documentale dell’impedimento (assoluto) a comparire non ammette equipollenti

Chi intenda chiedere il rinvio dell’udienza disciplinare ha l’onere di fornire la prova documentale del legittimo impedimento con riferimento all’esistenza, assolutezza ed attualità dello stesso, a nulla rilevando eventuali informazioni pervenute aliunde al Giudice della deontologia (Nel caso di specie, l’incolpato aveva richiesto il rinvio dell’udienza disciplinare riferendo di generici e non documentati impedimenti, che […]

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