La corrispondenza tra addebito contestato e pronuncia disciplinare

In sede di procedimento disciplinare, al fine di garantire il diritto di difesa dell’incolpato, è richiesta la chiara contestazione dei fatti addebitati, non risultando necessaria una minuta e particolareggiata esposizione delle modalità dei fatti che integrano l’illecito. E’ invece sufficiente che, dalla lettura degli addebiti, l’incolpato sia posto in grado di approntare in modo efficace […]

Read More &#8594

L’avvocato è tenuto ad improntare la propria condotta professionale a lealtà e correttezza

L’avvocato è tenuto ad improntare la propria condotta professionale a lealtà e correttezza, evitando comportamenti che compromettano gravemente l’immagine che la classe forense deve mantenere nei confronti della collettività al fine di assicurare responsabilmente la funzione sociale che l’ordinamento le attribuisce. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Broccardo), sentenza del 6 giugno 2013, n. […]

Read More &#8594

Le espressioni sconvenienti od offensive non sono scriminate dalla provocazione altrui

L’avvocato ha il dovere di comportarsi, in ogni situazione, con la dignità e con il decoro imposti dalla funzione che l’avvocatura svolge nella giurisdizione (art. 5 c.d.f.) e deve in ogni caso astenersi dal pronunciare espressioni sconvenienti od offensive (art. 20 c.d.f.), la cui rilevanza deontologica non è peraltro esclusa dalla provocazione altrui, né dallo […]

Read More &#8594

Procedimento disciplinare: il certificato medico generico non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento

Per legittimo impedimento deve intendersi la totale impossibilità della parte di partecipare alla seduta disciplinare, sicché un certificato medico che genericamente attesti un’infermità di per sé non invalidante e che nella sua prognosi nulla affermi in ordine all’impedimento assoluto né altrimenti fornisca in proposito elementi di valutazione, è inidoneo a fondare il presupposto di un […]

Read More &#8594

La mancata audizione dei testi indicati dall’incolpato

Il Giudice della Deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze insufficienti ai fini del giudizio, per essere il Collegio […]

Read More &#8594

Il principio del libero convincimento del giudice vale anche in sede disciplinare

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare conferenza e rilevanza delle prove acquisite nel procedimento, conformemente al principio del libero convincimento, che si applica anche al giudizio disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Mariani Marini), sentenza del 27 maggio 2013, n. 85 NOTA: In senso conforme: – Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

Read More &#8594

In sede di appello, il CNF può integrare la motivazione carente del provvedimento del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità del provvedimento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in quanto ad essa il Consiglio Nazionale Forense può apportare le integrazioni che ritiene necessarie quale giudice di appello. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Mariani Marini), sentenza del 27 maggio 2013, n. 85 NOTA: In senso conforme, tra […]

Read More &#8594

Procedimento disciplinare: il certificato medico generico non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento

Per legittimo impedimento deve intendersi la totale impossibilità della parte di partecipare alla seduta disciplinare, sicché un certificato medico che genericamente attesti un’infermità di per sé non invalidante e che nella sua prognosi nulla affermi in ordine all’impedimento assoluto né altrimenti fornisca in proposito elementi di valutazione, è inidoneo a fondare il presupposto di un […]

Read More &#8594

Il principio di autosufficienza del ricorso si applica anche all’atto di appello al CNF

In base al principio di autosufficienza del ricorso, l’appello al CNF deve contenere, a pena di sua inammissibilità, la narrativa dei fatti oggetto dell’incolpazione posti a base della decisione impugnata nel procedimento di primo grado, nonché la formulazione specifica dei motivi contenente la esposizione chiara e inequivoca, ancorché succinta, delle ragioni di fatto e di […]

Read More &#8594

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno ha formulato i seguenti quesiti: 1) se sia applicabile al trasferimento degli Avvocati stabiliti la disciplina prevista per gli Avvocati e i Praticanti; 2) in caso positivo, se il COA che riceve la richiesta di trasferimento, sia vincolato all’iscrizione o abbia il potere di operare un nuovo esame della sussistenza dei requisiti per l’iscrizione; 3) se l’obbligo di valutazione complessiva del periodo di iscrizione nella sezione speciale Avvocati stabiliti osti alla possibilità di trasferimento; 4) se, infine, il trasferimento debba essere accompagnato dall’indicazione di un tutor iscritto nell’Albo nel quale intende essere trasferito.

La risposta ai quesiti è resa nei termini seguenti: 1-2-3) Ai sensi dell’art. 5, comma 1, del D. Lgs. n. 96/2001, l’avvocato stabilito è tenuto al rispetto delle norme legislative, professionali e deontologiche che disciplinano la professione di avvocato, ivi comprese, pertanto, quelle relative all’iscrizione per trasferimento da un Ordine all’altro. La fattispecie del trasferimento […]

Read More &#8594