L’inadempimento al mandato per assenza all’udienza

In difetto di una strategia difensiva concordata con il cliente, con relativo onere a carico di chi intenda addurla, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ex art. 26 cdf (già 38 codice previgente) il difensore di fiducia o d’ufficio che non partecipi all’udienza, a nulla rilevando, peraltro, l’eventuale assenza di concrete conseguenze negative per […]

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Vietato assistere un coniuge o convivente contro l’altro, dopo averli assistiti entrambi in controversie familiari

L’art. 68 cdf (già art. 51 codice previgente) vieta al professionista, che abbia congiuntamente assistito i coniugi o i conviventi more uxorio in controversie familiari, di assumere successivamente il mandato per la rappresentanza di uno di essi contro l’altro. Tale previsione costituisce una forma di tutela anticipata al mero pericolo derivante anche dalla sola teorica […]

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Il diritto-dovere di difesa non giustifica l’uso di espressioni sconvenienti ed offensive

L’avvocato ha il dovere di comportarsi, in ogni situazione (quindi anche nella dimensione privata e non propriamente nell’espletamento dell’attività forense), con la dignità e con il decoro imposti dalla funzione che l’avvocatura svolge nella giurisdizione (art. 5 cdf, ora 9 ncdf) e deve in ogni caso astenersi dal pronunciare espressioni sconvenienti od offensive (art. 20 […]

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L’esposto disciplinare contenente espressioni sconvenienti od offensive ovvero meramente strumentale ha rilievo deontologico

Vìola gli artt. 9 e 52 del Codice Deontologico l’avvocato che si rivolge con espressioni inappropriate, sconvenienti, financo minacciose ad un collega sia con comunicazioni via fax, visibili da più persone, sia con un esposto all’Ordine degli Avvocati, palesemente strumentale alla precedente comunicazione usando, parimenti alla stessa, espressioni sconvenienti. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna […]

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L’inadempimento al mandato professionale e l’indebita appropriazione di somme spettanti al cliente

Vìola gli artt. 40 e 41 del Codice Deontologico previgente e 27 e 30 del Codice Deontologico Forense, l’avvocato che omette di fornire informazioni sullo stato e sull’esito dell’incarico, in particolare, sulla gestione delle somme affidategli e fatte transitare sul proprio conto corrente; inoltre omette di restituire al cliente, anche dopo formale richiesta, di un […]

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L’inadempimento al mandato professionale e la falsa autenticazione della firma del cliente nella procura alle liti

Costituisce illecito (anche) disciplinare il comportamento dell’avvocato che falsamente comunica al proprio cliente di aver avviato trattative stragiudiziali e successivamente incardinato una causa e che si erano tenute varie udienze; non si costituisce in giudizio e non presenzia ad una udienza di appello; abbandona la difesa del cliente (non precisando le conclusioni in causa) senza […]

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Inadempimento al mandato e violazione dell’obbligo di corrispondere il compenso al domiciliatario

Vìola gli artt. 38, 40, 42, 5 e 8 del Codice Deontologico previgente, l’avvocato che omette di riscontare le richieste avanzate dal cliente per avere informazioni sull’esecuzione dell’incarico conferito ovvero omette di dare esecuzione al mandato conferito, ovvero ancora omette di restituire senza ritardo i documenti relativi alla pratica affidatagli. Vìola gli artt. 43 e […]

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