Incompatibilità professionali e avvocati “stranieri”

Tutte le previsioni dell’ordinamento sulle incompatibilità con la professione forense si applicano anche all’avvocato stabilito o integrato (Nel caso di specie, l’abogado era amministratore unico di diverse società commerciali. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha rigettato il ricorso avverso la delibera COA di rigetto dell’istanza di iscrizione nella Sezione Speciale […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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Valida la notifica “per estratto” o con “omissis” della delibera consiliare

La delibera notificata “per estratto” anziché in forma integrale, ovvero con degli “omissis” ma comunque completa nella sua motivazione, è da ritenersi valida in quanto mezzo idoneo a portare a conoscenza dell’interessato gli elementi intrinseci dell’atto e di conoscere l’iter logico/giuridico nell’assunzione della decisione (Nel caso di specie, era stata eccepita l’asserita nullità e/o inesistenza […]

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Conflitto di interessi: l’illecito (di pericolo) garantisce l’assoluta terzietà dell’avvocato al di sopra di ogni dubbio

Affinché possa dirsi rispettato il canone deontologico posto dall’art. 24 cdf (già art. 37 codice previgente) non solo deve essere chiara la terzietà dell’avvocato, ma è altresì necessario che in alcun modo possano esservi situazioni o atteggiamenti tali da far intendere diversamente. La suddetta norma, invero, tutela la condizione astratta di imparzialità e di indipendenza […]

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Favor rei: il nuovo codice deontologico si applica retroattivamente, solo se più favorevole all’incolpato

La nuova disciplina codicistica si applica anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore (15 dicembre 2014), se più favorevole per l’incolpato, ai sensi dell’art. 65 L. n. 247/2012 (che ha esteso alle sanzioni disciplinari il canone penalistico del favor rei, in luogo del tempus regit actum applicato in precedenza […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 ncdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo ed alla sua intensità, al comportamento dell’incolpato precedente e successivo al fatto, alle circostanze -soggettive […]

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Sospensione per l’avvocato che falsifichi una relata di notifica

Il professionista che falsifichi documenti e addirittura provvedimenti giurisdizionali, ovvero se ne avvalga consapevolmente, pone in essere un comportamento contrario ai principi di correttezza, dignità e decoro professionale deontologicamente rilevante, idoneo a vulnerare gravemente l’ordinamento, la società e il prestigio dell’intera classe forense (Nel caso di specie, la falsificazione riguardava la relata di notifica di […]

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Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penale

La sentenza penale di condanna ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare, quanto all’accertamento del fatto, della sua illiceità penale e della circostanza che l’imputato lo ha commesso, essendo comunque riservata al giudice della deontologia la valutazione della rilevanza disciplinare nello specifico ambito professionale alla luce dell’autonomia dei rispettivi ordinamenti, penale e disciplinare. Consiglio Nazionale […]

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