Il COA di Grosseto formula quesito in merito alla possibilità di indicare quale dominus, all’atto dell’iscrizione nel Registro dei praticanti, un avvocato iscritto presso un Ordine diverso dal luogo nel quale la pratica verrà effettuata.

Come risulta dal costante orientamento del Consiglio nazionale forense (cfr. pareri n. 40/2015; 36/2010) il domicilio professionale del praticante coincide con quello dell’avvocato presso cui svolge la pratica. Ne consegue che, dovendo l’iscrizione avvenire nell’albo del circondario del Tribunale ove è il domicilio professionale, l’iscrizione del praticante debba avvenire nel Registro tenuto dal Consiglio dell’Ordine […]

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L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi

Il comportamento dell’avvocato deve essere adeguato al prestigio della classe forense, che impone comportamenti individuali ispirati a valori positivi, immuni da ogni possibile giudizio di biasimo, etico, civile o morale. Conseguentemente, commette e consuma illecito deontologico l’avvocato che non provveda al puntuale adempimento delle proprie obbligazioni nei confronti dei terzi (art. 64 cdf) e ciò […]

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Procedimento disciplinare: una generica lombosciatalgia non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento

L’impedimento del professionista a comparire innanzi al giudice disciplinare non può ritenersi sussistente qualora generico e non documentale e lo stesso impedimento non può ritenersi sussistente anche qualora non sia supportato da certificato medico che dimostri l’assoluto impedimento del professionista a comparire (Nel caso di specie, l’incolpato aveva chiesto il rinvio dell’udienza disciplinare sulla scorta […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Anche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente , […]

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Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti, che rappresentano certamente il criterio logico-giuridico inequivocabilmente a favore della […]

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Il COA di Grosseto formula quesito in merito al termine iniziale di decorrenza degli effetti dell’iscrizione nell’Albo degli Avvocati. Chiede di sapere, in particolare, se l’iscrizione debba ritenersi decorrente dalla data della delibera del COA o dalla successiva data di giuramento dell’iscritto.

Come ritenuto nel parere n. 26/2021 e pacificamente desumibile dalla lettera della legge n. 247/12, “l’assunzione dell’impegno solenne è adempimento funzionale alla possibilità di esercitare la professione. Esso presuppone, pertanto che si sia perfezionata l’iscrizione dell’avvocato nell’Albo e deve essere prestato entro sessanta giorni dall’iscrizione, potendosi in mancanza procedere alla cancellazione d’ufficio ai sensi dell’articolo […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se possa essere trasferito nell’elenco speciale degli avvocati degli enti pubblici un iscritto, in possesso della cittadinanza italiana, per l’esercizio della professione forense alle dipendenze di una struttura dello Stato Città del Vaticano.

L’articolo 23 della legge n. 247/12 – relativo all’elenco speciale degli avvocati degli enti pubblici – presuppone che l’ente pubblico alle cui dipendenze l’avvocato esercita la professione (e nei limiti previsti dalla stessa disposizione) appartenga alla Repubblica italiana: l’unica eccezione a tale principio è stata affermata, con il parere n. 13/2016, in relazione alle istituzioni […]

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La mancata audizione dell’incolpando nella fase preliminare al procedimento disciplinare

La mancata audizione dell’incolpando nella fase preliminare al procedimento disciplinare in presenza di sua espressa specifica richiesta, non comporta nullità del procedimento stesso, che infatti non può ancora dirsi iniziato. Peraltro, l’indispensabilità dell’audizione non è prevista neppure in riferimento alla fase dibattimentale, avendo l’incolpato diritto di sottoporsi all’esame soltanto se ne faccia richiesta o vi […]

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La mancata audizione dell’incolpando nella fase preliminare al procedimento disciplinare

Nell’ambito del procedimento disciplinare, la fase delle indagini preliminari è solo eventuale, giacché ciò che conta ai fini del rispetto del diritto di difesa dell’incolpato e conseguentemente della regolarità del procedimento disciplinare, è la corretta notifica dell’apertura del procedimento disciplinare. Infatti, il diritto di difesa ex art. 24 Cost. non viene compromesso dalla mancata audizione […]

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La mancata o erronea indicazione delle norme deontologiche contestate all’incolpato

Va esclusa la nullità della decisione con cui il Consiglio territoriale ritenga che i fatti contestati integrino la violazione di norme del Codice Deontologico non specificamente menzionate nel capo di incolpazione, atteso che la contestazione disciplinare nei confronti di un Avvocato, che sia adeguatamente specifica quanto all’indicazione dei comportamenti addebitati, non richiede altresì la individuazione […]

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