Conflitto di interessi: l’illecito (c.d. di pericolo) tutela l’affidamento della collettività sulla capacità degli avvocati di fare fronte ai doveri che l’alta funzione esercitata impone

Il divieto di prestare attività professionale in conflitto di interessi anche solo potenziale (art. 24 cdf, già art. 37 codice previgente) risponde all’esigenza di conferire protezione e garanzia non solo al bene giuridico dell’indipendenza effettiva e dell’autonomia dell’avvocato ma, altresì, alla loro apparenza (in quanto l’apparire indipendenti è tanto importante quanto esserlo effettivamente), dovendosi in […]

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Requisiti per l’iscrizione e la permanenza nell’albo forense: l’affidamento in prova al servizio sociale

In tema di requisiti per l’iscrizione e la permanenza nell’albo forense, l’affidamento in prova al servizio sociale costituisce una misura alternativa alla esecuzione della pena detentiva (art. 47 L. n. 354/1975) sicché, in quanto tale, non rileva ex art. 17 lett. f) L. n. 247/2012 (“non essere sottoposto ad esecuzione di pene detentive, di misure […]

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Le eccezioni al divieto di cancellazione dall’albo in pendenza di procedimento disciplinare

Il divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense dell’iscritto che sia sottoposto a procedimento disciplinare (artt. 17, co. 16, e 53 L. n. 247/2012, già art. 37, penultimo comma, RDL n. 1578/1933) è diretto ad evitare che l’inquisito possa sottrarsi al procedimento disciplinare (atteso che con la cancellazione verrebbe meno il potere di supremazia […]

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Ai procedimenti di cancellazione dall’albo per mancanza dei requisiti di iscrizione non si applicano le norme sul procedimento disciplinare né gli istituti dell’astensione e della ricusazione

Alla cancellazione dall’albo per mancanza dei requisiti di iscrizione non si applicano le norme sul procedimento disciplinare, per cui è sufficiente il solo rispetto del quorum per l’adozione della delibera; peraltro, la legge professionale forense prevede gli istituti dell’astensione e della ricusazione per i soli procedimenti disciplinari, che hanno struttura giudiziale (rectius: giustiziale) e non […]

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Il COA di Locri formula tre quesiti, in relazione alla possibilità di scomputare dal periodo di cinque anni necessario per la reiscrizione a seguito di radiazione – in applicazione dell’articolo 657 c.p.p. – il periodo di sospensione disciplinare già sofferta “comminata per altro fatto” e “annullata dal CNF in data antecedente all’esecutività del provvedimento di radiazione dall’Albo”. Un tanto è richiesto sia in relazione all’eventualità che l’iscritto presenti domanda di reiscrizione al medesimo Ordine (primo quesito) sia in relazione all’eventualità che l’iscritto presenti la domanda di iscrizione presso altro Ordine (secondo quesito). In relazione a entrambe le eventualità il COA di Locri chiede di sapere se il COA chiamato ad esaminare la domanda di reiscrizione sia competente a decidere sulla domanda di fungibilità e, in caso di risposta affermativa, se lo sia anche qualora la sanzione della radiazione sia stata comminata “da altro COA o da altro CDD”.

Preliminarmente, deve rilevarsi che la formulazione dei quesiti non appare del tutto chiara, in quanto fa riferimento all’esecuzione di sospensione “disciplinare” poi “annullata dal CNF”: al riguardo, non può che ricordarsi che, ai sensi dell’articolo 61, comma 3 della legge n. 247/12, la proposizione del ricorso al CNF sospende l’esecuzione del provvedimento. Non a caso, […]

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Ricorso in Cassazione: i (nuovi) limiti del sindacato di legittimità sulla motivazione delle sentenze del CNF

La riformulazione dell’art. 360, n. 5), cod. proc. civ., disposta con l’art. 54, d.L 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modifìcazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134, secondo cui è deducibile esclusivamente l’«omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti», deve essere interpretata, […]

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Avvocato – Tenuta albi – Iscrizione – Requisiti – Condotta irreprensibile (già specchiatissima ed illibata) – Falsa dichiarazione in sede di iscrizione all’albo.

Escludono la sussistenza della condotta irreprensibile (già specchiatissima ed illibata), presupposto soggettivo necessario per ottenere l’iscrizione nel Registro Speciale dei Praticanti Avvocati, ai sensi dell’art. 17 L. n. 247/2012 (già 17 del R.D.L. n. 1578/1933), i comportamenti non conformi alla disciplina positiva o alle regole deontologiche della professione forense (per la loro natura, la non […]

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Avvocati stabiliti: vietato usare la dicitura “studio legale” nella propria carta intestata

Costituisce illecito disciplinare il comportamento dell’abogado che usi nella carta intestata della propria corrispondenza la dicitura “Studio Legale” omettendo il doveroso riferimento al titolo di origine nella lingua dello Stato membro di provenienza (art. 7 D.lgs. n. 96/2001), così ingenerando equivoci e confusione in relazione al possesso di un titolo abilitativo (quello di avvocato) non […]

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Avvocati stabiliti: i presupposti per la dispensa dalla prova attitudinale

Al fine di conseguire la dispensa dalla prova attitudinale, l’esercizio della professione forense da parte dell’avvocato stabilito deve essere: a) di durata non inferiore a tre anni scomputando gli eventuali periodi di sospensione; b) effettivo e quindi non formale o addirittura fittizio; c) regolare e quindi nel rispetto della legge forense e del codice deontologico; […]

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