Azioni contro la parte assistita per il pagamento del compenso

L’illecito disciplinare di cui all’art. 34 cdf si configura ogni qualvolta l’avvocato intenti una azione giudiziaria contro il proprio cliente senza aver preventivamente rinunciato al mandato alle liti, e quindi senza aver evitato, con l’unico mezzo possibile, qualsiasi situazione d’incompatibilità esistente tra mandato professionale e contemporanea pendenza della lite promossa contro il proprio assistito.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Feliziani), sentenza n. 290 del 5 luglio 2024

NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Iacona), sentenza del 24 aprile 2018, n. 38.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 290 del 05 Luglio 2024 (respinge) (censura)
- Consiglio territoriale: CDD Genova, delibera n. 76 del 04 Dicembre 2018 (censura)
Giurisprudenza CNF

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