Ai fini dell’iscrizione all’Abo degli Avvocati, il requisito della condotta specchiatissima ed illibata deve ritenersi sussistente nel soggetto che sia stato condannato per il reato di falso, laddove la giovane età, l’accertata buona fede nel ricevere i valori contraffatti ed il successivo provvedimento di riabilitazione consentano, dopo dodici anni dalla commissione del fatto criminoso, di ritenere stabilizzata in senso positivo la personalità del richiedente, al quale dunque può essere riconosciuta attualmente, considerata l’occasionalità e distanza nel tempo della condotta ostativa, l’affidabilità in ordine allo svolgimento della professione forense. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Agrigento, 9 gennaio 2008).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. BIANCHI), sentenza del 19 dicembre 2008, n. 168
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 168 del 19 Dicembre 2008 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Agrigento, delibera del 09 Gennaio 2008
0 Comment