Deve ritenersi nullo il provvedimento di sospensione cautelare emesso sulla base di una perquisizione nell’ufficio di un avvocato, senza alcun’altra iniziativa giudiziaria penale, e senza alcun riferimento, sia pure sommario, agli eventuali e concreti riflessi negativi che la condotta del professionista abbia potuto determinare sul prestigio dell’intera classe forense. (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Ravenna, 19 maggio 1997).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. GAZZARA), sentenza del 1 aprile 1998, n. 15
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 15 del 01 Aprile 1998 (accoglie)- Consiglio territoriale: COA Ravenna, delibera del 19 Maggio 1997
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