Per la imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione (dolo generico o specifico), ma è sufficiente la volontarietà con la quale è stato compiuto l’atto deontologicamente scorretto. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Milano, 20 novembre 2000).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CRICRI’, rel. ORSONI), sentenza del 14 giugno 2004, n. 142
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 142 del 14 Giugno 2004 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 20 Novembre 2000 (sospensione)
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