Deve ritenersi immune da qualsivoglia vizio di illogicità e/o apparente motivazione la decisione del C.d.O. che abbia operato una accurata valutazione della prova in raffronto con le ragioni esposte dall’incolpato, tanto più quando la logica interna del racconto del teste sia tale da consentire di concludere, in modo tranquillizzante, nel senso dell’assoluta attendibilità intrinseca delle dichiarazioni rese e della credibilità soggettiva del dichiarante. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Milano, 18 giugno 2007).
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 169 del 14 Novembre 2011 (respinge) (cancellazione)- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 18 Giugno 2007 (cancellazione)
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